La Legge 150/2024 ha introdotto i giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti rinviando a un’ordinanza ministeriale le modalità di valutazione, puntualmente emanata con l’O.M. 9 gennaio 2025 n. 3 con nota di accompagnamento n. 2867 del 23 gennaio 2025.
Desidero richiamare l’attenzione dei docenti della scuola primaria che con la prescrizione ministeriale si è inteso solo corrispondere a una maggiore chiarezza comunicativa della valutazione periodica e finale degli apprendimenti poiché l’O.M. 3/2025, come è naturale nella gerarchia delle fonti, non solo non modifica, non potrebbe, le prescrizioni del D.lgs. 62/2017, ma le richiama espressamente esplicitandone l’art. 1. “La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”.
Dunque, si riconferma che la valutazione per l’apprendimento non si esaurisce con lo scrutinio intermedio e finale e meno che mai può essere una sommatoria degli esiti registrati ma documenta un processo. L’attribuzione del giudizio sintetico della valutazione sommativa è solo un consuntivo del rendimento, la valutazione del processo di apprendimento continua ad essere disciplinata dalla Legge e, dunque, descrittiva, la stessa O.M. 3/2025, nell’allegato A, offre una descrizione di sei giudizi sintetici e indica le aree del processo di apprendimento, tiene conto del grado di autonomia, continuità, situazioni note non ecc. insomma propone una scala con un numero di livelli che consente di affinare il posizionamento dell’alunno nel processo di apprendimento. Con rimando a quanto prescritto dall’art. 4 del DPR 275/1999, le scuole sono chiamate dall’O.M. 3/2025 a declinare per ciascuna disciplina e anno di corso le descrizioni dei giudizi sintetici definite a livello nazionale nel PTOF per una chiara comunicazione alle famiglie e a supporto del procedimento autovalutativo dell’alunno.
Si consideri, inoltre, che le nuove modalità di valutazione si applicano nell’ultima parte dell’a.s. in corso con applicazione di due differenti modalità di valutazione per cui è necessaria una armonizzazione a garanzia di coerenza e continuità evitando semplicistici automatismi. A parere dello scrivente, ferma restando la necessaria integrazione di due sistemi valutativi, è dal prossimo a.s. 2025/26 che andranno avviate le necessarie riflessioni nelle sedi collegiali per procedere a una riformulazione analitica della descrizione valutativa sul punto fermo della prospettiva formativa.
Il Dirigente Scolastico
Dr. Marco Di Maro
Personale scolastico
Docente